di Charlotte Jocko Beck, Astrolabio Ubaldini, 1994
Dal dramma all’assenza di dramma
Nella pratica dello Zen passiamo da una vita di dramma, una sorta di soap opera, a una vita di assenza di dramma. Benché possiamo affermare il contrario, i nostri drammi personali ci piacciono, e molto. Perché? Perché, qualunque sia il dramma in atto, noi ne siamo al centro, esattamente lì dove vogliamo essere. Con la pratica prendiamo a poco a poco le distanze dal pensiero assillante di noi stessi. Quindi, passare da una vita drammatica a una vita sdrammatizzata, per quanto insipido possa sembrare, è appunto lo scopo dello Zen. Vediamo meglio questo processo.