
Il Bon festival (detto con maggior rispetto Obon) è la grande commemorazione dei defunti. Questa ricorrenza viene celebrata con preghiere, musica, cibo, etc.
La maniera in cui si commemorano i defunti influenza molto le considerazioni sulla vita. Nel Buddhismo Mahayana, quindi anche nello Zen, il modo di piangere i morti, i riti funerari, la cura che abbiamo per la loro commemorazione in generale, non implicano la credenza in un’anima che esisterà e sopravvivrà dopo la morte. Il Sutra del Cuore insegna che la nascita non è l’inizio e la morte non è la fine, non c’è nulla di sostanziale. Ci si concentra sul qui e ora perché qui e ora ci sono le cose che succedono, le cose che facciamo, le cose che leggiamo e che dobbiamo fare, semplicemente perché si tratta della nostra vita. Dedicarsi totalmente alle cose da fare qui e ora – perché è la nostra vita e quindi solo noi lo possiamo fare – ci permette di rispettare il funzionamento della vita, cioè l’armonia dell’universo che sta funzionando.
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